Jean Fautrier(1898-1964) è stato tra gli iniziatori della pittura informale europea. Francese e partigiano contro l'occupazione tedesca ebbe modo di sperimentare in prima persona il dolore e le atrocità della guerra assistendo, da un ospedale psichiatrico in cui era rifugiato, alle sevizie cui venivano sottoposti i prigionieri di guerra. Proprio da questo scaturì l'ispirazione per la serie degli "Ostaggi", un insieme di quadri realizzati tra il 1943 ed il 1945 in cui il pittore raffigura le teste dei partigiani torturai dai loro aguzzini. E' evidente l'utilizzo che Fautreir fa del colore, questo non è più solo colore in quanto tale ma assume una propria valenza di elemento materico. Attraverso la differenza di stesura (più abbondante o più rarefatta) l'artista riesce a rappresentare, pur mantenendo una infedeltà realistica per i particolari, la mostruosità e la deformazione che l'orrore della guerra porta nella vita dell'uomo.
Jean Fautrier, "Testa d'ostaggio n°1" 1943
Jean Fautrier, "Testa d'ostaggio n°8" 1944
Nessun commento:
Posta un commento